Valutazione

Alla conclusione di ciascun anno, viene valutata la frequenza dell’Allievo ed il rispetto dei limiti di assenze previste, che non devono superare il 15% del programma comprendente insegnamenti teorici e insegnamenti pratici.
    La valutazione, per il I, II e III anno, comprende:
  • Un esame orale, sostenuto di fronte alla Commissione d’esame composta da Docenti dell’anno frequentato. La valutazione dell’esame viene espressa tramite giudizio scritto da parte della Commissione.
  • La produzione di un Testo teorico–clinico da parte dell’Allievo. Il saggio verte su argomenti di teoria della clinica elaborati in particolare a partire dall’esperienza di tirocinio, come indicato di seguito:

Primo anno di corso

All’allievo è richiesto di elaborare uno scritto su di un caso clinico della letteratura psicoanalitica, concordato con il tutor, avendo cura di porre particolare attenzione al tempo di entrata nella cura: la domanda, la rettifica soggettiva, il sintomo all’entrata. Già Freud e poi Lacan hanno messo un accento particolare sull’importanza del tempo di avvio di una cura, e in specifico di una psicoanalisi, articolando come l’entrata in analisi sia una scansione specifica, un passaggio che si attua nel lavoro analitico in cui si produce un cambiamento di posizione del soggetto nei confronti del reale. Nella tesi potrà trovare anche posto il riferimento all’esperienza di tirocinio, sempre tuttavia privilegiando l’attenzione sul tempo di entrata nella cura.

Secondo anno di corso

All’allievo è richiesto di elaborare uno scritto su un caso della letteratura analitica articolato anche a un caso incontrato per dei colloqui nell’esperienza del tirocinio, scelti d’accordo con il tutor, focalizzando l’attenzione sul tema del transfert. L’entrata in analisi è quel momento di passaggio in cui si instaura il transfert analitico, il cui motore è il desiderio dello psicoanalista, e che apre il tempo per comprendere. Nelle prime righe del suo seminario sul transfert Lacan indica da quali punti di vista tratterà del transfert, “nella sua disparità soggettiva, nella sua pretesa situazione, nelle sue escursioni tecniche”. Ecco delle indicazioni anche per come elaborare la questione del transfert nella tesi.

Terzo anno di corso

La tesi del terzo anno deve essere costruita a partire dall’elaborazione di un caso clinico trattato nell’ambito del tirocinio, con particolare riferimento al tema della diagnosi. Il tema della diagnosi in psicoanalisi è un tema molto discusso e che ha sempre suscitato molte polemiche. Freud ha iniziato usando le categorie psichiatriche che si stavano costruendo. Anche Lacan ha percorso all’inizio la stessa strada. Entrambi hanno fatto la stessa operazione, hanno preso la nosologia psichiatrica e hanno puntato a costruire una teoria psicoanalitica di tale nosografia. Alla fine del suo insegnamento Lacan ha introdotto la clinica borromea come strumento che permette di intendere forse diversamente la diagnosi. C’è un altro aspetto della questione della diagnosi che riguarda l’uso pratico della diagnosi. E’ necessaria e soprattutto utile la diagnosi in psicoanalisi oppure no? Le tesi dei primi tre anni di corso indicativamente devono essere comprese tra le 15 e le 30 cartelle di 3000 battute. La lettura e valutazione dello scritto viene effettuata da parte di due Docenti dell’Istituto, nonché da parte del Docente Tutore. Ciascuno di questi stila una valutazione scritta del lavoro dell’Allievo.

  • L’attestato dell’attività di tirocinio svolta dall’Allievo durante l’anno di corso. Tale attestato deve dichiarare lo svolgimento dell’intero monte ore previsto.
  • La dichiarazione dell’Allievo della psicoanalisi personale in corso. Per il passaggio all’anno successivo tutte le valutazioni previste devono essere positive.

Criteri per l’assegnazione dell’attestato finale

Al termine del IV anno di corso l’Allievo sostiene un esame relativo agli argomenti affrontati nei quattro anni di corso, durante il quale la Commissione composta da Docenti dell’anno di corso valuta la preparazione teorico–clinica complessiva dell’allievo.

    L’allievo deve inoltre:
  • presentare documentazione attestante l’avvenuto tirocinio.
  • produrre una tesi scritta (minimo 50 pagine, 3.000 caratteri per pagina) che dimostri l’acquisizione dei principali concetti teorici e clinici e l’acquisizione di un orientamento clinico nella conduzione di un trattamento individuale o di gruppo. Essa dovrà riguardare un tema relativo alla direzione della cura, dal punto di vista psicoanalitico (dall’interpretazione all’atto, dalla disidentificazione alla posizione del terapeuta, la differenza di funzione del terapeuta nelle nevrosi e nelle psicosi, ecc.), e in particolare anche alla sua conclusione. Essa dovrà comprendere sia una parte teorica sia un caso clinico in cui il candidato abbia avuto la responsabilità della conduzione della cura o del trattamento nell’ambito del tirocinio. Se la tesi non sarà  presentata entro il mese di giugno dell'anno successivo a quello in cui si è frequentato il IV anno, all'allievo sarà  richiesto di cambiare tutor e proseguire il lavoro della tesi con un nuovo tutor. La tesi viene valutata da due Docenti dell’Istituto nonché dal Docente Tutore. Ciascuno di questi stila una valutazione scritta. Nel caso di valutazione positiva in ciascuna di tali prove, la tesi viene discussa pubblicamente alla presenza degli allievi dei diversi anni di corso. L’Allievo deve inoltre sostenere un colloquio individuale con due Psicoanalisti dell’AMP circa la propria psicoanalisi personale. I due psicoanalisti saranno scelti dall’Allievo nella lista dell’annuario della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi e dell’annuario dell’AMP.

Diploma

Rispettate le condizioni precedenti e successivamente alla discussione della tesi, l’Istituto Psicoanalitico di Orientamento Lacaniano rilascerà un diploma di psicoterapeuta ad orientamento lacaniano, secondo quanto indicato dal Decreto Ministeriale.

Allievi fuori corso e ripetenti

Gli allievi che non discutano la tesi finale entro l’anno accademico successivo a quello in cui è terminato il IV anno di frequenza dei corsi, sono considerati fuori corso. Essi sono tenuti al pagamento di una quota di iscrizione annua di € 350,00 per ogni annualità successiva, fino al conseguimento dell’attestato finale, con l’invito a partecipare alle attività della Sezione Antenna Clinica. Gli allievi che debbano ripetere l’anno per valutazione negativa, per assenze che superano il 15% del totale o per mancata frequenza del tirocinio, sono considerati ripetenti. Essi sono tenuti al pagamento dell’intera quota di iscrizione.